I “Colori della Vita” entrano nella storia di Alvina e Cicco

Ad attraversare le stradine del paese di Picinisco e a superare le impervie vie del bosco, tra profumi accesi, piante selvatiche e tra arbusti e rami, c’erano i ragazzi del Centro Diurno di Isernia, “I Colori della Vita”.  L’idea è nata da un progetto di lettura tenutosi presso il Centro Diurno a cura dell’operatrice Maria Giusti che per il laboratorio ha scelto di leggere il romanzo di D. H. Lawrence, “La ragazza perduta” romanzo che lo scrittore porta a termine nel 1919 durante il suo soggiorno a Picinisco, paese medievale che sorge sulla Valle del Comino non troppo distante da Isernia e per questo scelto dall’operatrice.

Nelle pagine del libro Lawrence descrive con dovizia di particolari i luoghi interni della casa, il paesaggio intorno e il percorso che Alvina e Ciccio, protagonisti del romanzo, compiono per raggiungere la casa, percorso divenuto fonte di attrattiva per molti turisti e che congiunge, appunto, Picinisco a Casa Lawrence, oggi Agriturismo e proprietà della famiglia Pacitti.

Impegnati in questa travolgente e a tratti “difficile” avventura insieme ai ragazzi del Centro diurno oltre alla Referente del laboratorio, Maria Giusti, la Coordinatrice Alessia Capece e altri operatori del Centro. Tutti insieme e con l’aiuto di Loreto Pacitti, abbiamo percorso il sentiero de “La ragazza perduta”, sentiero a tratti molto impegnativo, in special modo per qualcuno di loro, eppure, portato a termine con audacia e pienezza fino all’arrivo a “Casa Lawrence” dove hanno espresso la loro stanchezza e tutta la loro soddisfazione. Dopo aver riposato e gustato un meritato ottimo pranzo, è stato possibile visitare le stanze narrate nel romanzo.

Per tutti è stato emozionante visitare la casa, in special modo la camera di Alvina, di cui già tanto si era letto e parlato…

Quando le pagine di un libro si aprono e diventano vita, il profumo di un bosco e quello dei suoi fiori e delle piante selvatiche e, quando tutta la terra intorno ti avvolge e riempie la tua anima, sei giunto a Casa Lawrence.

Maria Giusti

L’obiettivo del laboratorio è stato quindi raggiunto: entrare nelle pagine del libro e quindi a vivere un’esperienza particolarmente coinvolgente. I ragazzi hanno potuto “assaporare” le parole dell’autore e sentirsi anch’essi, almeno per quegli attimi, parte della storia. Tutto questo è servito, inoltre, a sviluppare un’ulteriore pensiero critico e divergente e ad affinare le loro conoscenze e a capire quanto sia importante leggere. Un viaggio, un percorso, una sfida immersi nella sostanza di un paesaggio inesauribile ed incontaminato che risana l’animo e diviene complice di una visione migliore delle cose e, la voglia di dimostrare quanto sia possibile superare limiti, andare avanti e guardare in faccia la paura e dirle, girandoti indietro, che non è riuscita a fermarti.

Ed imparare che non vi sono limiti quando vi è consapevolezza, quando vi è unione e amore e che ognuno può osare e sentirsi parte integrante del tutto. Imperturbabili ed audaci come la montagna che, pur soggetta alle stagioni della vita, rimane impavida nel suo centro, così si sono dimostrati i nostri ragazzi. Ognuno a modo proprio come è naturale che sia.